Rissa per un taglio di barba, un ferito e tre arresti a Tivoli Terme

Rissa per un taglio di barba, un ferito e tre arresti a Tivoli Terme

Un taglio di barba mal riuscito ha scatenato una violenta rissa a Tivoli Terme, in Piazza della Queva, trasformando una banale insoddisfazione in un episodio di cronaca nera.

Il diverbio, nato tra un cliente e il suo barbiere, ha visto il coinvolgimento di altre persone, con un epilogo che ha richiesto l’intervento dei Carabinieri. Il bilancio finale è di tre arresti per rissa aggravata e lesioni personali.

Dalla poltrona del barbiere alla rissa in piazza

Secondo le prime indagini, tutto è iniziato quando un cliente di 28 anni, un cittadino egiziano, infastidito dalla lunga attesa e deluso dal risultato del taglio di barba, ha iniziato a litigare con il barbiere, un connazionale di 24 anni. Le lamentele si sono trasformate rapidamente in un alterco violento, che è degenerato fino all’uso di armi da taglio.

La lite, iniziata all’interno del negozio, si è spostata all’esterno, sotto gli occhi attoniti dei passanti. Dalle parole si è passati ai fatti e sono spuntate le lame. Uno dei coinvolti ha riportato diverse ferite al volto e al collo. L’aggressore aveva poi provato a disfarsi dell’arma, gettandola in tombino, ma è stata rinvenuta dai carabinieri nascosta in un tombino.

Intervento tempestivo dei Carabinieri

Allertati da una chiamata al 112, i militari della Stazione di Tivoli Terme sono intervenuti immediatamente sul luogo. Grazie alle testimonianze e alle immagini delle telecamere di sorveglianza, gli agenti hanno rapidamente ricostruito l’accaduto e proceduto all’arresto dei tre responsabili. Il ferito, soccorso sul posto, è stato trasportato all’ospedale di Tivoli, dove i medici hanno disposto una prognosi di diversi giorni.

Quando una piccola insoddisfazione degenera

Un episodio che colpisce per l’assurdità del motivo scatenante: un servizio di barba percepito come insoddisfacente. Un fatto che evidenzia quanto i conflitti quotidiani possano degenerare se non gestiti con calma e razionalità.

L’episodio, ora al centro delle indagini, rappresenta un campanello d’allarme per la comunità, richiamando tutti a riflettere sull’importanza del dialogo e del rispetto reciproco, anche nelle piccole contrarietà quotidiane.

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Fulvio Ventura

Giornalista, social media manager, mobile journalist, papà, rugbista, scout e volontario di protezione civile. Nel campo lavorativo, le parole sono la mia passione e la mia professione. Che siano scritte, speakerate o riprese, poco importa. Ho scelto di vivere raccontando fatti, esperienze, emozioni. Dalle parole stampate sulla carta a quelle pubblicate in digitale. Dalle immagini fotografate su pellicola al mobile journalism, il tempo – più di vent’anni – ha cambiato gli strumenti, ma non la passione.