“Transumanza” al Santuario D’Ercole Vincitore verso il terzo sito Unesco

Un convegno speciale, al Santuario d’Ercole Vincitore, per approfondire un tema che potrebbe portare a Tivoli il terzo sito Unesco.
Vidyati questo!
L’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este, con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e la collaborazione del Comune di Tivoli, il 13 febbraio 2025, presso il Santuario di Ercole Vincitore, ha riunito in un forum le testimonianze di tutti territori della transumanza attraverso le voci delle Istituzioni, insieme al Direttore Bruciati, l’On. Federico Mollicone, il Consigliere Regionale Marco Colarossi, il Presidente di ISMEA Livio Proietti, i Sindaci di Pescasseroli, Cocullo, Pescina, Corfinio e Anversa degli Abruzzi, il presidente dei Parchi letterari, Stanislao de Marsanich, ma anche attraverso le professioni che nel settore pubblico e privato hanno come missione la protezione e valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico.
La transumanza e l’UNESCO
Riconosciuta dall’UNESCO, la transumanza non poteva trovare un palcoscenico migliore del Santuario di Ercole Vincitore, forse il maggiore dei complessi sacri dell’architettura romana di epoca repubblicana. Per la sua posizione strategica, l’antica città di Tivoli si identificava proprio con il culto di Ercole (Herculaneum Tibur) e lo venerava sia come dio guerriero, sia come protettore dei commerci e delle greggi, l’elemento portante dell’economia tiburtina per molti secoli. La transumanza, elemento fondamentale per la pratica della pastorizia, ancor piu antica dell’agricoltura, ha fatto la fortuna della gran parte del paesaggio disteso tra Lazio, Abruzzo, Molise, Campania e Puglia.
Dalle Villae
“Questa giornata – spiega il direttore dell’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este Andrea Bruciati, che ha fortemente voluto questo convegno – è finalizzata alla valorizzazione dei tracciati tratturali e più in generale di molti segni, materiali e immateriali, della cultura della transumanza, che costituisce da sempre un campo di interesse convergente per numerosi studiosi, anche di diversa provenienza disciplinare, testimoniato da innumerevoli ricerche e pubblicazioni. Il nostro Istituto rappresenta un sistema articolato estremamente complesso, fuso con l’ambito paesaggistico in cui insiste e vive. Diamo grande importanza al sistema unico valoriale di questi luoghi che presentano delle caratteristiche morfologiche ambientali e una stratificazione antropologica incomparabile. Paesaggi comuni alla civiltà della transumanza possono essere pertanto guardati come risorsa, per promuovere uno sviluppo eco-sostenibile del territorio atto a rafforzarne l’identità”.
Tivoli, l’Ercole Vincitore e il riconoscimento UNESCO
Ecco l’obiettivo della Comunità tiburtina e dell’Istituto VILLAE, espresso chiaramente anche dal primo cittadino di Tivoli, il sindaco Marco Innocenzi, nello splendido Antiquarium del Santuario, divenuto a pieno titolo un ‘ Officina Di Cultura permanente, grazie all’intenso e poliedrico lavoro di Andrea Bruciati, direttore dell’istituto Va-Ve VILLAE.
“Stiamo lavorando affinché a Tivoli venga riconosciuto il terzo sito UNESCO – commenta Innocenzi -: la transumanza, con al centro il Santuario di Ercole Vincitore. Attorno a questa usanza pluri-millenaria si è sviluppata la vita della nostra Tivoli, inserita in un vasto sistema di scambi e percorsi che collegavano il Lazio, l’Abruzzo, il Molise, la Campania e la Puglia. Una pratica “fotografata” da Gabriele D’Annunzio e che è simbolo del legame profondo tra le generazioni che si susseguono, tra i territori che si attraversano e tra le Comunità che si incontrano”.
Tivoli e le antiche tradizioni agricole
Il Santuario di Ercole Vincitore sempre più al centro in questi anni, come Museo permanente con i reperti archeologici ma anche vivente con Mostre d’Arte moderna e contemporanea, Manifestazioni su Teatro e Cinema come EXTRA VILLAE, su temi cari a Slow Food come TIVOLIO VILLAE per la valorizzazione agricola della produzione dell’olio Extravergine di oliva tiburtino, sabino, regionale e promozione del turismo lento intorno all’extravergine. Come intermezzo gastronomico una degustazione a cura di Slow Food Tivoli e Valle dell’Aniene, che ha coniugato il racconto dei pascoli della transumanza nell’assaggio di Formaggi a latte crudo dei territori discussi, riconosciuti quali Presidi Slow Food. Per chi volesse saperne di più questi i formaggi serviti: cacio di Genazzano, caciofiore della campagna romana, marzolina di capra e stracchinato, canestrato di Castel del Monte, ricotte di capra e di pecora e l’apprezzatissima, da parte del pastore presente, pane, siero e ricotta fresca e carne secca del pastore. Tutto accompagnato da pane a lievito madre e grani tradizionali e Vino, Bellone autoctono, Eughen.