Anatomicae Natura: a Tivoli un viaggio nel sapere rinascimentale

Il 20 e 21 marzo, nella suggestiva cornice del Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli, si è tenuto il Convegno Internazionale di Studi “Anatomicae Natura (1542-1584)”. L’evento, organizzato dall’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – VILLÆ (MiC) in collaborazione con l’Orto Botanico dell’Università di Padova, ha esplorato il sapere cosmopolita del XVI secolo, evidenziando la profonda interconnessione tra scienza, arte e spiritualità.
Vidyati le interviste al direttore Andrea Bruciati e al fitoterapeuta Ciro Vestita
Un sapere universale tra scienza e spiritualità
Nel cuore del tardo Rinascimento, epoca che ha visto la nascita di Villa d’Este e dei suoi giardini, si sviluppa una nuova cosmogonia capace di intrecciare sapere artistico e scientifico. “Il tardo Rinascimento che dà i natali a Villa d’Este e al suo giardino – dichiara Andrea Bruciati, direttore dell’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – non solo stimola la nascita dei gabinetti di curiosità, nei quali si radunavano mirabilia sia naturali che artificiali, in raccolte tanto asistematiche quanto enciclopediche, ma fonda anche una nuova cosmogonia, divenendo la culla del sapere artistico e scientifico della prima età moderna.”
Un ricco dibattito tra storia, botanica e anatomia
Durante il convegno, studiosi di fama internazionale hanno approfondito la complessa relazione tra natura e artificio nel XVI secolo. La giornata del 20 marzo si è aperta con gli interventi di Andrea Bruciati e Ciro Vestita, esperto di fitoterapia, che ha arricchito la discussione con un approccio divulgativo e didattico.
Tra i temi trattati, l’importanza dei giardini come spazi di sapere, con la relazione di Maria Giulia Aurigemma su “La République des jardins”, e la straordinaria storia dell’Orto Botanico di Padova illustrata da Stefano Zaggia. Le collezioni naturalistiche hanno avuto ampio spazio, con interventi sul Museo Botanico di Padova e sulle raccolte del Palazzo Ducale di Mantova. Francesco Guidi ha invece riportato l’attenzione su Tivoli nel periodo di Luigi d’Este, offrendo un quadro storico di grande interesse.
L’incontro tra arte, natura e anatomia
Il secondo giorno, 21 marzo, il convegno ha approfondito il rapporto tra scienza e rappresentazione artistica del corpo e della natura. Particolarmente rilevanti gli interventi su Andrea Vesalio e la sua scienza anatomica, e sul concetto di metamorfosi delle piante, con un’analisi delle “magie naturali” del colore dei fiori nel XVI secolo. Il sistema circolatorio e vitale dell’acqua a Villa d’Este è stato al centro della relazione di Laura Baruzzi, mentre Viola Corbari ha discusso le teorie di Giambattista della Porta e il loro impatto sul multispecismo nei giardini contemporanei.