Incontro regionale Slow Food Lazio: approfondimento tecnico

Un confronto tra esperti del settore agroalimentare, cuochi e istituzioni per un futuro sostenibile con la regia di Slow Food Lazio e del presidente Luigi Pagliaro.
Un evento di rilievo per la filiera agroalimentare
Il 24 marzo 2025 si è svolto presso il Centro Istruzione e Formazione Professionale Tivoli Forma-Antonio Rosmini l’incontro regionale di Slow Food Lazio dei Cuochi dell’Alleanza. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi esperti e rappresentanti delle istituzioni, tra cui Laura M. Giovannelli, presidente di Tivoli Forma, il direttore generale Federica Pucci, Gianluca Maria Lauri (delegato all’agricoltura del Comune di Tivoli e vicepresidente degli Agricustodi di Pomata), Federico Varazi (vicepresidente di Slow Food Italia), Luigi Pagliaro (presidente di Slow Food Lazio), Tiziana Favi (consigliera di Slow Food International) e Gaetano Sansaro (Slow Food Tivoli e Valle dell’Aniene).
Focus su allevamenti sostenibili e filiere locali
La prima parte dell’incontro, moderata da Arianna Tomassoni, responsabile comunicazione dell’Alleanza Slow Food dei Cuochi, si è concentrata su due temi chiave: l’importanza della carne proveniente da allevamenti non intensivi e la valorizzazione dei grani locali attraverso la rete Slow Grains. In particolare, il dibattito “Allevare rispettando gli animali e la terra si può” ha visto interventi di esponenti del settore, tra cui Stefano Chellini (coordinatore Tavolo Allevamento per l’Associazione Rurale Italiana e tecnico Slow Food), Claudio Di Giovannantonio (dirigente ARSIAL-Regione Lazio), Alba Pietromarchi (ricercatrice FIRAB), Roberto Liberati (titolare della macelleria Bottega Liberati), Marco Mariotti (allevatore di Razza Maremmana, Presidio Slow Food), Massimiliano Rufini (allevatore di bovini allo stato brado, socio della SocietĂ agricola Agromnia), Andrea Cippitelli (allevatore e produttore di carni e formaggi della Fattoria Faraoni). Il confronto ha evidenziato l’importanza di un sistema produttivo equo e rispettoso della biodiversitĂ .
La Tavola dei Cuochi e la valorizzazione delle tradizioni
Il momento conviviale delle 13:30 ha rappresentato un’opportunitĂ per apprezzare la cucina Slow Food. Eliana Vigneti Catalani ha presentato il menu preparato dai docenti cuochi e dagli allievi selezionati di Tivoli Forma. Nel menĂą vi erano presenti ricette che prevedevano ingredienti portati dai produttori/relatori presenti. Il prelibato menĂą è stato allietato dal vino delle Cantine il Moro e, dulcis in fundo, dal Giglietto di Palestrina e Castel San Pietro Romano, Presidio Slow Food, prodotto dalle sorelle Laura ed Erminia Fiasco.

Slow Grains e l’importanza della biodiversità cerealicola
Nel pomeriggio, Gabriella Cinelli ha guidato la sessione “Tutta farina del nostro sacco”, dedicata alla campagna Slow Grains nel Lazio. Tra gli interventi piĂą rilevanti, Mimmo Pontillo, coordinatore nazionale di Slow Grains, ha illustrato il ruolo della rete internazionale nella tutela della biodiversitĂ cerealicola e delle tradizioni di panificazione. Mauro Secondi, titolare del Pastificio Secondi, ha evidenziato l’importanza della formazione scientifica oltre che pratica per gli artigiani del settore. Inoltre, Miguel Acebes Tosti e Augusto Salvati hanno presentato esempi concreti di produzione sostenibile, offrendo degustazioni di pani di grani tradizionali a lievito madre.