Gettoni di presenza: a Tivoli scontro tra maggioranza e opposizione

L’aumento dei gettoni di presenza, votato nel consiglio comunale di lunedì 17 marzo, ha acceso una forte discussione che, a distanza di ore, continua senza esaurirsi.
Polemiche dopo l’approvazione degli aumenti
Si accende il dibattito, non solo politico, sulla delibera che, lunedì 17, ha sancito l’aumento del gettone di presenza per i consiglieri comunali di Tivoli da 36 a 80 euro lordi per seduta. Un incremento del 122% che ha generato polemiche tra maggioranza e opposizione, con posizioni nettamente contrapposte.
Il tema, nato tra i banchi del Consiglio, ha presto oltrepassato il portone di palazzo San Bernardino
L’opposizione: “Un aumento fuori misura e senza ritegno”

Dai banchi dell’opposizione si sono alzate aspre critiche. In una nota, Una Nuova Storia e Alleanza Verdi e Sinistra, hanno espresso un netto dissenso nei confronti del provvedimento: “Noi abbiamo chiesto il ritiro della proposta. Ritiro che non è stato accettato e abbiamo quindi votato contro. Il Partito Democratico e il Partito Socialista si sono astenuti con differenti motivazioni”.
“Pur riconoscendo i costi della democrazia e l’impegno richiesto dal ruolo di consigliere comunale, riteniamo questo importo fuori misura -, affermano Francesca Chimenti, Damiano Leonardi, Adele Porcari ed Ezio Paluzzi in un comunicato congiunto -. I Comuni italiani tra 50.000 e 60.000 abitanti, stando alle nostre ricerche, hanno un valore medio del gettone inferiore a 50€ tanto che noi diventeremmo il secondo Comune per importo del gettone“.
L’opposizione punta inoltre il dito sulla spesa aggiuntiva che graverà sul bilancio comunale: “Un valore stimabile in circa 150.000 euro in più che peseranno sulle casse pubbliche. In questo momento storico e di difficoltà economiche, tale scelta è senza ritegno“.
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La replica della maggioranza: “Demagogia e propaganda elettorale”

Di segno opposto la posizione della maggioranza, che accusa l’opposizione di “demagogia” e di sfruttare il tema per “propaganda elettorale“. Il comunicato dell’Amministrazione comunale evidenzia una “presunta incoerenza” da parte dei consiglieri di minoranza: “Hanno votato contro la delibera, ma nessuno di loro ha dichiarato di voler rinunciare al gettone di presenza, come invece sarebbe in loro piena facoltà”.
La maggioranza sottolinea inoltre che l’importo stabilito dalla nuova delibera non è un record, ricordando che “nel 2004 il gettone di presenza era addirittura superiore a quello previsto oggi“.
“Chi governa una città è chiamato a dare risposte concrete ai problemi dei cittadini – concludono i consiglieri di maggioranza – e su questo saremo giudicati al termine del quinquennio”.