Cotral: numero verde attivato per passeggeri ciechi e ipovedenti sulla linea Metromare

Cotral: numero verde attivato per passeggeri ciechi e ipovedenti sulla linea Metromare

Nuovo servizio dedicato ai passeggeri ciechi e ipovedenti di Cotral per la linea Metromare. È operativo un numero verde, 800 174 471, disponibile dal lunedì al sabato, dalle 7 alle 20, per consentire a chi ha disabilità visive di segnalare la propria presenza a bordo o in stazione lungo la linea Roma – Ostia. Attraverso il numero verde si potranno aprire automaticamente le porte dei convogli, eliminando la necessità di premere i pulsanti.

Nuovo servizio dedicato ai passeggeri ciechi e ipovedenti di Cotral per la linea Metromare


Un impegno concreto per l’accessibilità

Questo servizio si aggiunge ad altre misure già adottate da Cotral per rendere il viaggio più inclusivo. Sono stati riattivati gli annunci di fermata e il segnale acustico di avviso sui convogli, mentre presto verranno installati adesivi in braille per individuare i pulsanti di apertura delle porte.

Le modifiche sono state implementate per adeguarsi alle Specifiche Tecniche di Interoperabilità Ferroviaria (STI) previste dal regolamento europeo 130/2014, che impone l’uso di pulsanti per ragioni di sicurezza.


Un’attenzione particolare ai pendolari


Questa iniziativa è pensata per migliorare l’esperienza di viaggio sulla linea Metromare, un collegamento essenziale per i pendolari di Roma e Ostia. Con queste novità, Cotral dimostra di voler rispondere alle esigenze di una mobilità universale, offrendo un servizio sempre più inclusivo e accessibile.

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Fulvio Ventura

Giornalista, social media manager, mobile journalist, papà, rugbista, scout e volontario di protezione civile. Nel campo lavorativo, le parole sono la mia passione e la mia professione. Che siano scritte, speakerate o riprese, poco importa. Ho scelto di vivere raccontando fatti, esperienze, emozioni. Dalle parole stampate sulla carta a quelle pubblicate in digitale. Dalle immagini fotografate su pellicola al mobile journalism, il tempo – più di vent’anni – ha cambiato gli strumenti, ma non la passione.